Mobile vs Desktop o Mobile contro Desktop? Il traffico Mobile supera quello Desktop
- On 12 Giugno 2018
La domanda è volutamente provocatoria, in quanto vuole portare l’attenzione su un aspetto: è vero che il traffico mobile è superiore a quello da desktop?
La risposta è sì. Tu stesso sei consapevole che la maggior parte del tempo lo trascorri leggendo, guardando video, consultando siti e negozi online ma rigorosamente su un dispositivo mobile. Lo fai perché è palesemente più comodo e pratico, rispetto al portare con sé un computer e accenderlo ogni volta che lo desideri per ottenere un’informazione. Non trovi?
Il quotidiano di informazione online “Prima Comunicazione online”, dedicato a news e analisi dei media analogici e digitali, mostra proprio come il consumo su mobile sia nettamente cresciuto grazie anche all’utilizzo di piattaforme che ne facilitano la fruizione. A quanto pare il 71% del traffico online proviene dal mobile, e l’altra parte invece è strettamente connessa all’utilizzo di App di proprietà Facebook e Google.
Questo vuol dire che la maggior parte delle persone, ormai, preferisce visionare contenuti informativi o di intrattenimento direttamente sul cellulare. Negli ultimi due anni, in special modo in Italia e soprattutto la fascia teenager, è potenzialmente attratta da una fruizione mobile.
Traffico mobile superiore a quello desktop: le App hanno contribuito al passaggio
Le App, che negli ultimi due anni hanno cominciato a prendere il sopravvento nell’ottica di una UX immediata e dinamica, hanno poi contribuito ad una modalità di fruizione completamente differente. L’ottica è quella di una navigazione smart, facile da caricare e fortemente intuitiva.
Queste considerazioni non vogliono certo dire che il traffico da desktop sia morto, poiché gli utenti amano ancora consultare informazioni da uno schermo sempre più grande. Se ci fai caso, gli schermi dei cellulari e dei tablet sono sempre più grandi, proprio perché l’utente vuole vedere le informazioni con chiarezza.
Il traffico su mobile supera quello su desktop: come cambia l’esperienza dell’utente?
Per poter comprendere realmente quanto il modo di fruire dell’utente sia cambiato, bisogna tornare un attimo indietro nel tempo e concentrarsi anche su un altro aspetto della vita di tutti noi, quello sociologico.
Se lo stile “ritorno al futuro” ti piace, questo punto dell’articolo sicuramente ti affascinerà.
Dalla fine degli anni ‘90 in poi, dal punto di vista sociologico, molte abitudini di vita delle persone sono cambiate.
Ricordi il primo cellulare che ti hanno regalato? Forse ti sfugge o forse sei troppo giovane per saperlo, ma i primi cellulari che comparvero sul mercato avevano un solo ed unico scopo: raggiungere più facilmente la persona desiderata, anche quando non era in casa.
Il primo cellulare che in qualche modo ha cominciato a segnare la svolta dell’utilizzo di queste piccole scatole tecnologiche, è stato il blackberry.
Te lo ricordi?
Fu il primo ad avere una tastiera completa e uno schermo largo. Uscì nel 1999 e già dall’anno dopo, furono molti i cambiamenti che contraddistinsero questi nuovi mezzi tecnologici.
Ora non vogliamo fare un vero e proprio excursus della storia dei cellulari, benché sarebbe davvero interessante concentrarsi su come la fruizione di un dispositivo come questo, si sia trasformata da utile ad opzionale, fino a diventare necessaria. Quello su cui vogliamo ardentemente puntare è un altro concetto: la necessità dell’individuo, di identificarsi con il tipo di telefono cellulare che possiede.
Quanto hanno influito anche i cambiamenti sociologici nel passaggio da desktop a mobile?
Sempre di più e sempre meglio, è questa la regola d’oro di coloro che lavorano nel mercato della tecnologia.
Ma perché secondo te? Come siamo arrivati a questo punto?
La risposta è semplice. Abbiamo fatto nascere un’esigenza ovvero quella di creare una vera e propria estensione delle nostre capacità intellettive. I nostri cellulari contengono la nostra vita e se prima esercitavamo la scrittura a mano su agende e diari, oggi riportiamo tutto online tramite specifiche funzioni del dispositivo o App, appositamente studiate.
È più comodo e più pratico conoscere tutte le informazioni di cui necessitiamo, con un semplice click. Giusto?
Alla fine degli anni ‘90 non c’era tutta questa esigenza di stare al passo con le notizie del momento, si era concentrati più su una forma di individualismo creativo, proiettato verso un’ottica di condivisione vis à vis.
Oggi “l’individualismo” si divide in:
- Scenografico (selfie);
- D’intrattenimento (video su youtube e piattaforme social);
- Commerciale (eCommerce).
Oggi, lo scopo è condividere su social e affini, quasi esclusivamente per apparire,
Non è certo in discussione il diritto di condivisione nei termini e nei modi che più ti aggradano, sia chiaro. Quello su cui vogliamo focalizzare l’attenzione è sulla modalità di fruizione dell’utente, che indubbiamente si è evoluta.
Chiaramente l’analisi si deve fare a campioni, perché la generazione adulta ha un altro scopo quando naviga da mobile: ottenere informazioni e svolgere azioni, nel minor tempo possibile.
Lo scopo è completamente differente a seconda del target e questo lo si può chiaramente vedere in base alle statistiche.
La fruizione da mobile, vince su quella da Desktop? Sì è così. Il mondo dell’interazione online porta sempre di più a pensare che bisognerebbe dare una priorità al mobile quando si sviluppano prodotti online.
Chiaramente è un ragionamento piuttosto complesso per uno studioso della programmazione e del web designing, in quanto si ragiona ancora al contrario, ma il futuro è questo.
Prima la si comprende questa necessità di adattamento e prima si entrerà nelle “pole position” del concetto di UX friendly.
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